Alessandra Ponticelli Conti
- 04/03/2013 15:21:00
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Ho sentito parlare di Assemini, se non sbaglio, per le sue belle ceramiche. Interessantissima questa "istantanea" scattata dal poeta su un rito che ha molto di pagano e cristiano, insieme. Qual è il confine tra il paganesimo e il cristianesimo? Questa è la domanda che sembra porsi il poeta. Ma laspetto più gradevole della lirica risiede nello sguardo di quella ragazza che assiste alla cerimonia, dalluscio di casa, con la speranza di convolare, presto, anche lei, a nozze.
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Giorgio Mancinelli
- 03/03/2013 06:38:00
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Giampaolo asseminese(?) cioè di Villasimius o cosa? Sono un lettore attento e talvolta pretendo di conoscere quello che non so. Il tuo pezzo mi è piaciuto forse più come reportage di un accadimento, seppure liricamente riferito ma, cè sempre un ma che come un tarlo rode la materia, come ti dicevo, i tuoi titoli mancano delleffetto sorpresa, o forse delleffetto emotivo che ti ha spinto a scrivere. A mio modesto parere dovresti cercare un sintetismo lirico ed anche visivo che permetta ai tuoi componimenti di accalappiare limmaginazione, il concetto espresso al suo interno. Grazie per avermelo sottoposto e che rinverdisce in me un concetto molto edificante che da sempre ripongo nella gente sarda. A presto.
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